Radicolopatia cervicale

Radicolopatia Cervicale. Cos’è?

Curare la Radicolopatia con la fisioterapia

Oggi si parla di Radicolopatia Cervicale. Lo so, forse sarai un po’ intimorito dal nome astruso di questa patologia e non sai bene di cosa andremo a parlare. A prescindere dalle denominazioni scientifiche, mi piacerebbe però che tu prestassi attenzione alle pagine che seguiranno, perché ritengo l’argomento (e la patologia) di delicata importanza.

Partiamo dalla base, il nome tanto astruso di questo disturbo: radicolopatia cervicale.

Di cosa si tratta?

A livello etimologico, una delle radici in questione è, e scusami il gioco di parole, proprio il termine “radix”, che significa appunto “radice”. La radice in questione è quella del nervo. “Patia” deriva invece da “pathos”, che potremmo definire “dolore”. Questo disturbo insomma deriva da un problema alla radice nervosa. Nel nostro caso specifico si tratta di cervicale, ma ci sono molte altre radicolopatie come, ad esempio, quelle lombari!

C’è un motivo se oggi sono qui a parlartene: questo disturbo viene spesso preso sotto gamba, causando ripercussioni ben più gravi nel paziente. Purtroppo, negli anni ho constatato che spesso troppe persone si affidano a consigli di amici, parenti o personal trainer non in grado di comprendere e diagnosticare il disturbo. Di conseguenza, vengono prescritte cure efficaci e scientificamente fondate. Seguire metodi fai-da-te senza affidarsi a professionisti specializzati comporta tre rischi fondamentali:

  1. La terapia suggerita non terrà conto delle vostre specifiche esigenze personali;
  2. La diagnosi potrebbe prendere forma a partire da assunti teorici di tipo anatomico e fisioterapico scorretti;
  3. Non tenendo conto delle specifiche esigenze, la terapia potrà persino peggiorare la situazione!

È capitato, ad esempio, che alcuni miei pazienti, seguendo consigli sbagliati, confondessero e trattassero una Radicolopatia Cervicale come un semplice torcicollo, o come un banale “colpo della strega”. Di conseguenza, ho visto prescrizioni fai-da-te di pomate lenitive e sfiammanti. Soluzioni, queste inutili, in quanto il problema è di natura nervosa e non muscolare.

Soltanto una volta fatto affidamento al consulto di professionisti, come quelli presenti nel mio studio OsteoMov, mediante terapie fisioterapeutiche ad hoc, si è potuto affrontare e curare il problema. Ciò è potuto succedere in quanto, fortunatamente, non era passato troppo tempo tra la diagnosi/cura fai-da-te e quella fisioterapica professionale.

Questo non può che farci ricordare quanto sia importante riferirsi per tempo sempre a professionisti del settore, senza mai prendere sotto gamba il problema!

Torniamo all’oggetto d’analisi del nostro articolo, e chiediamoci innanzitutto…

Cosa causa una Radicolopatia Cervicale?

Potremmo definire la radicolopatia cervicale come un disturbo derivato dall’irritazione e/o dallo schiacciamento di una o più radici nervose di una specifica area della colonna vertebrale.

Alcune cause in particolare sono determinanti per l’emersione di questo disturbo:

  • Compressione fisica del nervo, per via del rigonfiamento di un disco della colonna vertebrale o per via della crescita spropositata di un osso;
  • Irritazione attorno all’area della radice del nervo, con conseguente gonfiore

È pertanto necessario comprendere…

Come si manifesta una Radicolopatia Cervicale?

Questo è un punto molto importante, in quanto ti darà la possibilità di distinguere questo specifico disturbo da tutta una serie di altre patologie muscoloscheletriche. Tali problematiche sono troppo spesso tirate in ballo soltanto per via della presenza di un’area del corpo comune – ad esempio, appunto, la Radicolopatia Cervicale confusa per torcicollo solo perché i fastidi e dolori sono presenti nella zona del collo!

A ben vedere, la Radicolopatia si presenta in maniera specifica: il dolore non riguarda soltanto l’area del collo ma si propaga lungo il braccio: l’irritazione e/o lo schiacciamento compromettono la funzione nervosa, comportando una riduzione della propriocezione o della potenza e resistenza muscolare del braccio.

Questi sintomi dovranno farti da campanello d’allarme: sarà meglio affidarsi subito a professionisti del settore. Consiglio vivamente di non limitarsi a rapide ricerche su internet, spesso troppo approssimative e a-specifiche, regolate dalla logica del mercato piuttosto che da quella medica.

Case of study

Ti racconterò un aneddoto per farti capire quanto sia facile farsi persuadere dai consigli e dalle soluzioni, spesso troppo vaghi e privi di fondamenti scientifici, che si trovano su internet. Ricordo che una volta a tirocinio, durante il mio soggiorno a Maidstone per frequentare il corso di osteopatia della European School of Osteopathy, arrivò un paziente che era convinto che avrebbe avuto, di lì a breve, un infarto! Ne era così certo che non riuscivamo a farlo calmare. Il motivo? Aveva un forte dolore al braccio, accompagnato dalla mancanza di sensibilità. Ti ricorda qualcosa? Ebbene sì: si trattava in realtà di Radicolopatia Cervicale, che avremmo curato con una terapia specifica terminata con successo. Erano state le ricerche su internet a persuaderlo del fatto che il dolore al braccio significasse sempre e comunque l’incombenza di un infarto!

Morale della favola: una diagnosi non può essere auto-prescritta senza una competenza scientifica che ne determini l’attendibilità, né basata su una serie di sintomi non compresi alla luce delle specificità anatomiche e cliniche del paziente. Qui da noi presso OsteoMov, ad esempio, non ci limitiamo alla prescrizione di trattamenti a pacchetti, con un numero limitato di sedute, mediante trattamenti pre-strutturati, soltanto in base alla patologia. Il nostro obiettivo, al contrario, è di curare il paziente, non la patologia, prendendoci cura di lui attraverso terapie strutturate ad hoc, sulla base delle sue specifiche esigenze.

A tal proposito, comprendiamo come funzioni la diagnosi e la cura di una Radicolopatia Cervicale.

Diagnosi e cura di una Radicolopatia Cervicale

Fisioterapisti professionisti, come quelli presenti qui presso OsteoMov, sono in grado di comprendere quali siano le strutture compromesse, causa del dolore al collo e al braccio.

Una diagnosi può prendere forma mediante diversi livelli d’analisi:

  1. Attraverso domande specifiche riguardo al tuo stile di vita;
  2. Mediante esame tattile dei tuoi muscoli e delle tue articolazioni;
  3. Attraverso test dei tuoi nervi, arrivando poi all’utilizzo di risonanze magnetiche, TAC o radiografie.

C’è un vero e proprio percorso riabilitativo, strutturato in fasi specifiche, su cui si basa la cura della Radicolopatia Cervicale. Due avvertenze: i) ovviamente questi step sono interdipendenti, e spesso l’uno sfocia nell’altro senza soluzione di continuità; ii) questi step riabilitativi tengono sempre conto delle esigenze del paziente, e in questo caso ti saranno utili per capire in linea di massima come funzionano i percorsi riabilitativi per questa patologia.

FASE I – Sollievo dal dolore. Riduzione al minimo del gonfiore e protezione dalle lesioni

Primo step necessario, individuato il problema, è la gestione e riduzione del dolore. Il dolore è la ragione principale per cui cerchi (o hai cercato) una cura per questa condizione. Pertanto, ridurre la tua sofferenza è la priorità del team di OsteoMov. Per fare ciò, è necessario ridurre l’infiammazione, ad esempio mediante terapie del ghiaccio e/o tecniche e esercizi che sciolgono le aree lese. Altre soluzioni possono essere la Tecarterapia, la Laserterapia, l’elettroterapia, il dry needling, il massaggio dei tessuti molli, l’uso di tecniche di taping o di tutori.

FASE II – Ripristino della postura e del movimento articolare

Una volta ridotto il dolore e rientrata l’infiammazione è necessario far sì che il tuo collo e il tuo braccio possano riacquisire il normale range di movimento articolare (detto ROM). Oltre al ROM, è necessario recuperare la lunghezza muscolare, la mobilità dei tessuti neurali e la tensione muscolare quando sei a riposo. È una fase molto delicata perché inizia il vero percorso di riacquisizione delle competenze sensorimotorie, andate compromesse con la patologia. In tal caso, il trattamento può comprendere tecniche di mobilizzazione e allineamento delle articolazioni, massaggi, allungamenti muscolari ed esercizi neurodinamici, senza dimenticare il  trattamento dei trigger points.

FASE III – Attivazione del normale controllo e della forza muscolare

L’infiammazione muscolare non è identificabile entro un parametro unico e universale. Anzi, il livello oltre cui il muscolo s’infiamma è strettamente correlato con la capacità di gestione dello stress, con la forza e la resistenza dello stesso, ossia si basa sul TUO corpo specifico e sulle TUE specifiche abitudini. Ecco che, allora, sarà necessario attivare un trattamento terapeutico che tenga conto della forza muscolare del tuo corpo, adattando la tipologia di esercizi e la quantità degli stessi per garantirti il migliore recupero possibile. Come detto in precedenza, presso OsteoMov strutturiamo soltanto programmi ad personam, strutturati sulla base delle tue necessità.

FASE IV – Recupero della piena funzionalità

Siamo ai momenti topici del percorso riabilitativo: l’obiettivo è poterti garantire attività fisica e movimenti senza dolore o rigidità muscolare. Ognuno ha le proprie esigenze: magari potrai essere abituato/a a sedere, causa lavoro, per la maggior parte del giorno. Oppure sei uno/a appassionato/a di sport o uno/a sportivo/a professionista. Ebbene, qui presso le strutture OsteoMov faremo il nostro meglio per garantirti di poter tornare alla tua routine al più presto, strutturando i nostri trattamenti di recupero proprio sulle tue abitudini e necessità!

FASE V – Prevenzione delle recidive

I nostri trattamenti, essendo dei “vestiti cuciti su misura” sulla base delle tue esigenze e strutture fisiche, sono volti a prevenire eventuali recidive. La nostra filosofia è quella di intervenire sui nodi più delicati e sulle aree più compromesse, mediante processi riabilitativi ancora più accurati.

Tempi di recupero

In generale, sono commisurati alla gravità della lesione e all’area compromessa. Alcune aree, come il disco della colonna vertebrale, a fronte di danneggiamenti come quelli derivati dalla Radiocolopatia Cervicale, hanno bisogno di tempi di recupero più lunghi. Spesso infatti la lesione al disco intervertebrale implica scarsi afflussi di sangue, il cui ripristino è più lungo del normale. Per fare una stima generale, posso dirti che una Radicolopatia acuta inizierà il proprio percorso di declino entro 7-14 giorni. Nei casi più gravi, invece, potrai accusare dolore anche per 3 mesi, sino ad arrivare ai 6-12 mesi.

Nei casi più invalidanti, il tempo di recupero si aggira attorno all’anno. In simili circostanze, si può persino ricorrere alla chirurgia, a fronte di dolori insopportabili e perdita totale di potenza muscolare, sensibilità e propriocezione. Altri trattamenti spesso utilizzati, accanto ai normali massaggi fisioterapici e esercizi fisici, sono basati sull’utilizzo di iniezioni di cortisone, agopunture e l’utilizzo di creme lenitive nelle aree compromesse.

Riassumendo

  1. Alla presenza di sintomi come dolore al collo, al braccio e mancanza di sensibilità e forza alle aree compromesse è necessario recarsi da un fisioterapista professionista. Evita di affidarti a rimedi fai-da-te fondati su luoghi comuni e diagnosi approssimative. Astieniti pure dal procrastinare le cure sperando che il dolore passi: ciò rischia di metterti soltanto più a rischio, aggravando la tua condizione!
  2. Il trattamento di recupero, effettuata la diagnosi, deve essere commisurato alla tua storia clinica e condizione fisica.
  3. Esistono specifiche terapie mediche, fisioterapiche, fondate su esercizi, trattamenti alternativi e prodotti farmaceutici che sosterranno il tuo recupero.

Spero di esserti stato utile! Come sempre, ci vediamo al prossimo articolo oppure nel mio studio di fisioterapia a Roma Eur Marconi, ciao!

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