Trigger point

Trigger Point: definizione e applicazione

Come si agisce sul Trigger Point

Ci sarà un motivo valido se in medicina (e non solo) le specifiche aree del corpo che fanno scattare sensazioni, reazioni motorie e mentali vengono chiamati Trigger Point. Trigger è un termine inglese che significa “grilletto”: esistono dei “grilletti” del nostro organismo che, se fatti scattare, fanno scoppiare una reazione immediata. Non fa eccezione l’ambito fisioterapeutico.

I fisioterapisti Travell e Simons hanno definito un trigger point miofasciale come un “punto iperirritabile in un muscolo scheletrico”. La compressione implica dolore e una serie di reazioni tra cui disfunzione motoria e alterazione della sensibilità. Inoltre, i dottori Hendler e Kozikowski hanno evidenziato come i trigger point miofasciali siano la diagnosi più frequente nei pazienti con dolore cronico. I trigger point miofasciali sono caratterizzati, nello specifico, da un cambiamento su scala microscopica delle fibre muscolari, che si accorciano e permangono in stato di contrazione. Tra le cause più probabili di questa condizione c’è il sovraccarico muscolare.

Il punto di innesco

Secondo il Dott. Gunn l’accorciamento dei muscoli che agiscono su un’articolazione aumenta la pressione sulla stessa, sconvolgendo l’equilibrio interno del sistema e causando patologie come l’artralgia (dolore articolare). Intervenendo sul trigger point attraverso procedimenti fisioterapeutici volti a riportare l’equilibrio interno al sistema leso provoca un immediato rilassamento e una maggiore libertà di movimento. Perciò, una serie di massaggi e esercizi tesi a rieducare il paziente a posture e movimenti corretti possono garantire la ristabilizzazione di una condizione positiva.

Come vengono trattati i Trigger Point

Anni di studi e ricerche approfondite hanno dimostrato che i trigger point possono essere disattivati attraverso l’utilizzo di diverse tecniche la più famosa e praticata delle quali è certamente il Dry Needling.

Il Dry Needling prevede l’inserimento di un piccolo ago, sterile e monouso, al ventro delle bande muscolari tese. La penetrazione di un muscolo normale è completamente indolore ma, nel caso di trigger point, sensibili o irritati, la sensazione che si prova è quella di una sorta di piccolo crampo. La penetrazione dell’ago causa una stimolazione del recettore che causa tensione (fuso muscolare), producendo il rilassamento e l’allungamento immediato del muscolo stesso!

Spero di esserti stato utile! Come sempre, ci vediamo al prossimo articolo dedicato all’impingement anteriore della caviglia oppure nel mio studio di fisioterapia a Roma Eur Marconi, ciao!

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