sindrome compartimentale

Sindrome compartimentale

Sindrome compartimentale: come riconoscerla

La Sindrome Compartimentale è una condizione che colpisce la parte inferiore della gamba. Questa zona è divisa in quattro o cinque compartimenti con diversi muscoli, nervi, vasi sanguigni e tendini che attraversano suddetti compartimenti.

Il compartimento è circondato da una fascia, che aiuta a migliorare l’efficienza della contrazione e a dividere il muscolo dal tessuto circostante. A volte, la pressione all’interno di uno o più di questi compartimenti aumenta al punto che il muscolo, il vaso sanguigno o i nervi sono compressi. Qualora dovesse accadere ciò, si può avvertire dolore e perdita di funzionalità. Si trova spesso nei corridori a causa degli elevati carichi ripetitivi che si verificano durante la corsa.

Quali sono le cause?

La Sindrome Compartimentale può diventare evidente con un aumento dell’attività o del carico di allenamento. Quando usiamo i nostri muscoli si verifica un accumulo di prodotti di scarto e un aumento del flusso di sangue al muscolo. Questo fa sì che il volume muscolare aumenti dell’8-20%, con conseguente ampliamento della pressione all’interno del compartimento muscolare. Potrebbe verificarsi anche un aumento della dimensione a riposo del muscolo come risultato dell’allenamento. Questi cambiamenti sono normali, con una dilatazione della pressione che si riduce entro 5 minuti dalla cessazione dell’esercizio.

La Sindrome Compartimentale sembra svilupparsi diversamente in base all’anatomia di ciascuno di noi.

  • In alcune persone, c’è un ulteriore “quinto” scomparto in profondità, ovvero nella parte inferiore della gamba. Inoltre, in questo caso, abbiamo un ulteriore rivestimento di fascia che si estende lungo la gamba. Più la guaina si espande, maggiore è il rischio di sindrome compartimentale,
  • La fascia diventa fibrotica, o ispessita. Ciò potrebbe essere il risultato di un processo infiammatorio cronico o di un intervento chirurgico. Ne consegue che la fascia diventa meno flessibile

In entrambi i casi, la pressione si propaga in misura maggiore, richiedendo più tempo per il post-esercizio. La pressione interna supplementare nel compartimento significa che c’è un ridotto flusso di sangue al muscolo. Oltre, ovviamente, a un numero di ossigeno minore per il tessuto muscolare. Pensiamo che il fastidio sia dovuto proprio alla mancanza di ossigeno. Questa condizione si chiama dolore ischemico.

Quali sono i sintomi della sindrome da compartimento?

In genere, il dolore si verifica  in entrambe le gambe, più comunemente intorno al polpaccio e alla regione degli stinchi. Le persone affette da questa patologia manifestano i seguenti segnali:

  • Rigidità,
  • Bruciore,
  • Pressione

L’insorgenza di questi sintomi si verifica a intervalli prevedibili (ad esempio, 4 minuti per ogni corsa). A seconda dei compartimenti interessati, si può anche avvertire un improvviso affaticamento sulla parte superiore del piede o della caviglia, intorpidimento intorno all’alluce, o anche caduta del piede (questo è un caso piuttosto raro).

Come viene diagnosticata?

Può essere difficile individuare la Sindrome Compartimentale, poiché il dolore alla gamba potrebbe essere causato da una serie di altri problemi come la tendinite, la frattura da stress o una condizione chiamata periostite. La Sindrome Compartimentale da sforzo estremo è di solito diagnosticata clinicamente. A riposo il paziente non percepisce alcun dolore, ma quando fa esercizio il dolore si accende. Tale relazione di causa ed effetto quasi sempre accade dopo un periodo di tempo prestabilito. Se si continua a fare attività fisica, il malessere peggiora. Non di meno abitualmente viene alleviato con il semplice riposo.

La Sindrome Compartimentale può essere identificata anche con l’uso di un ago inserito nel compartimento collegato a un pressostato. Qualora la differenza tra la pressione a riposo e quella misurata immediatamente dopo l’esercizio è troppo alta, il test è positivo per la sindrome da compartimento da sforzo.

Trattamento della Sindrome compartimentale

FASE I – Sollievo dal dolore. Ridurre al minimo il gonfiore e la protezione dalle lesioni

Gestire il male. Il dolore è il motivo principale per cui si cerca una cura. In realtà, è stato il sintomo finale che hai sviluppato. Per questa ragione, dovrebbe essere il primo a migliorare.

Il fisioterapista Christian Tonanzi utilizzerà una serie di strumenti per ridurre il dolore e qualsiasi disturbo infiammatorio cronico. Tra questi abbiamo il ghiaccio, l’elettroterapia, l’agopuntura, le tecniche di taping di scarico, il massaggio dei tessuti molli e l’uso temporaneo di un ausilio per la mobilità (es. ortesi).

Il team del centro di fisioterapia OsteoMov di Roma ti fornirà degli utili consigli su qualsiasi modifica necessaria al tuo allenamento.

FASE II – Ripristino della ROM normale e della postura

Spesso si verifica un guasto biomeccanico che porta a un aumento del carico. Il fisioterapista OsteoMov cercherà di ripristinare il normale raggio di movimento dell’articolazione, la lunghezza muscolare, la mobilità del tessuto neurale, la tensione muscolare a riposo e la flessibilità del tessuto fasciale.

Il trattamento può comprendere tecniche di mobilizzazione delle articolazioni, massaggi, allungamenti muscolari ed esercizi neurodinamici. A ciò si aggiungano: agopuntura, terapia dei trigger pointdry needling. Il nostro fisioterapista è un esperto delle tecniche che meglio si adattano al tuo fisico.

FASE III – Ripristinare il normale controllo e la forza muscolare

I ricercatori hanno trovato diversi modelli di tensione muscolare nei corridori con dolore alle gambe connesso all’esercizio fisico. Il nostro fisioterapista valuterà il tuo modello di reclutamento muscolare e ti prescriverà gli esercizi più adatti alle tue esigenze.

OsteoMov ha sviluppato un proprio metodo per aiutare i pazienti a riprendere il normale controllo della muscolatura. Chiedici maggiori delucidazioni: siamo a tua completa disposizione!

FASE IV – Ripristino della piena funzionalità

Durante questa fase della riabilitazione, l’obiettivo è quello di tornare al più presto alle attività desiderate. Ognuno ha esigenze diverse per il proprio corpo, che determineranno quali sono gli obiettivi specifici da raggiungere attraverso il trattamento. Per alcuni, si tratta semplicemente di fare il giro dell’isolato. Altri potrebbero voler correre una maratona.

Il nostro fisioterapista personalizzerà la tua riabilitazione per aiutarti a raggiungere i traguardi funzionali che ti sei prefissato.

FASE V – Prevenzione della ricorrenza

Le lesioni e il dolore associato hanno la tendenza a tornare. Si ritiene che una terapia insufficiente sia una delle principali ragioni.

Oltre al controllo muscolare, il fisioterapista valuterà la tua biomeccanica e inizierà a correggere eventuali difetti. Magari, può fornirti delle ortesi per affrontare eventuali difetti biomeccanici delle gambe o dei piedi. Fidati e lascia fare a un professionista.

Quali risultati potete aspettarvi?

I consigli che il nostro esperto ti dà, in combinazione con una terapia “pratica”, possono funzionare per ridurre i sintomi. Purtroppo, ci sono molte persone che non rispondono bene come vorremmo, probabilmente a causa della loro anatomia di fondo. Se non vediamo i miglioramenti desiderati, puoi rivolgerti a un medico sportivo, un podologo o un chirurgo ortopedico.

Chirurgia

La chirurgia è presa in considerazione solo se la terapia “conservativa” precedente ha fallito e si vuole continuare a fare attività fisica. L’intervento prevede il taglio della fascia che circonda il muscolo per consentire l’aumento del volume muscolare. In alcuni casi, l’intervento chirurgico è essenziale e urgente!

Altre opzioni di trattamento

Iniezione

Il cortisone e altre sostanze iniettate non sono di solito efficaci, né raccomandate.

Massaggio

Molti pazienti trovano che il massaggio dei tessuti molli sia benefico per mitigare il dolore, rilassare i muscoli e ridurre il gonfiore. Chiedi al nostro fisioterapista se potresti trarre vantaggio dai massaggi.

Agopuntura

L’agopuntura può essere utile per alleviare il dolore.

Perdita di peso

Un peso corporeo eccessivo può predisporre a lesioni o dolore.

Tutore o prodotto consigliato

Gli strumenti di automassaggio possono aiutare a ridurre la tensione muscolare, aumentare la flessibilità dei tessuti e fornire sollievo dal dolore. Questi includono principalmente i foam roller.

Per ulteriori consigli, consulta il nostro studio di fisioterapia OsteoMov. Lo trovi a Roma, in zona Eur/Marconi.

 

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